Riflessioni
del Comandante in Capo
Dei Presidenti degli Stati Uniti e degli aspiranti
a questa carica, ho soltanto conosciuto uno che, per motivi etico-religiosi,
non è stato complice del brutale terrorismo contro Cuba: James Carter. Questo
presuppone, ovviamente, altro Presidente che ha proibito l’impiego di
funzionari degli Stati Uniti per assassinare dirigenti cubani. Si tratta di
Gerald Ford, che ha sostituito Nixon dopo lo scandalo Watergate. Con il suo arrivo
irregolare alla carica si potrebbe qualificare come un Presidente simbolico.
All’illustre presidente Eisenhower, per niente opposto al terrorismo
anticubano, ma piuttosto l’iniziatore, dobbiamo ringraziare, almeno, la sua
definizione del complesso militaro-industriale che oggi, con la sua insaziabile
e incurabile voracità, costituisce il motore che conduce la specie umana alla
sua attuale crisi. C’erano trascorsi più di tre miliardi di anni dalla nascita
delle prime forme di vita sulla Terra.
Un giorno Che ed io siamo andati a giocare al
golf. Lui era stato caddie per guadagnare qualcosa nel suo tempo d’ozio; dalla
mia parte, non sapevo nulla di questo costoso sport. Ormai si era decretato dal
Governo degli Stati Uniti la sospensione e la distribuzione della quota dello
zucchero da canna di Cuba, dopo essere stata approvata dalla Rivoluzione
Negli
Stati Uniti si può avere la minoranza dei voti e vincere
Clinton
non ne è esonerato, neanche la precandidata del Partito Democratico. Con il suo
appoggio è stata approvata
Devo
dirvi che, molto prossimo all’episodio, era arrivato a Cuba in visita il
legislatore Bill Richardson, il 19 gennaio 1996. Portava, come era solito,
richieste perché fossero messi in libertà vari prigionieri controrivoluzionari.
Quando gli ho detto che eravamo ormai stanchi di tali richieste, gli ho parlato
di quello che succedeva con i voli di Hermanos
al Rescate. Gli ho anche parlato delle promesse mancate sul blocco.
Richardson è ritornato alcuni giorni dopo, il 10 febbraio, e in modo sincero mi
ha detto, secondo quanto ricordo più o meno precisamente, quanto segue: “Questo
non succederà più, il Presidente ha dato l’ordine di sospendergli”.
Io
credevo allora che gli ordini di un Presidente degli Stati Uniti si
rispettavano. I piccoli aerei sono stati abbattuti il 24 febbraio, alcuni
giorni dopo la risposta. La rivista The
New Yorker parla e offre dettagli sulla riunione con Richardson.
Sembra
vero che Clinton ha dato l’ordine di sospendere tali voli, ma nessuno ne ha
fatto caso. Era un anno elettorale, e ha approfittato tale pretesto per
invitare i lideri della Fondazione e sottoscrivere,
con l’appoggio di tutti, la criminale Legge.
A
partire dalla crisi migratoria
scatenatasi nel 1994, abbiamo saputo che Carter voleva agire nella
ricerca di una soluzione. Clinton non l’ha accettato, e ha chiamato Salinas de
Gortari, Presidente del Messico. Cuba era stato l’ultimo Paese nel riconoscere
il suo trionfo elettorale. Aveva fatto contatto con lui durante la sua
investitura come nuovo Presidente del Messico.
Salinas
mi ha comunicato per via telefonica la decisione del presidente Clinton di
cercare una soluzione soddisfacente, chi alla sua volta gli ha pregato di
cooperare in questa ricerca. In questo modo si è arrivato ad un accordo
iniziale. Il suddetto accordo con Clinton includeva l’idea di mettere fine al
blocco economico. L’unico testimone che avevamo era Salinas. Clinton aveva
“eliminato” Carter nel suddetto processo. Cuba non poteva decidere chi sarebbe
il mediatore. Salinas racconta questo episodio con fedeltà. Chi voglia, può
leggerlo nei suoi testi.
Infatti
Clinton è stato gentile quando ha coinciso con me in una riunione dell’ONU
piena di Capi di Stato. E’ stato, inoltre, amichevole, ed al tempo stesso
intelligente, nel esigere il compimento della Legge nei confronti del bambino
rapito nel riscattarlo con forze
speciali inviate da Washington
I
precandidati sono adesso coinvolti nella avventura di Florida: Hillary, l’erede
di Clinton; Obama, il popolare candidato afronordamericano e vari degli altri
16 partiti che fino a questo momento hanno proposto la loro candidatura in ambedue i partiti, tranne Ronald Ernest
Paul, congressista repubblicano, e Maurice Robert Gravel, ex senatore
democratico per Alaska.
Ignoro
ciò che Carter ha detto durante i suoi giorni di candidato. Qualunque sia stata la sua posizione, il vero è che ho
indovinato che la sua elezione potrebbe evitare al popolo di Panama un
olocausto, è così l’ho detto a Torrijos. Ha creato a Cuba l’Ufficio d’Interessi
e ha favorito un accordo sui limiti giurisdizionali marittimi. Le circostanze
del suo tempo gli hanno impedito di arrivare più lontano è si è imbarcato, a
mio avviso, in alcune avventure imperiali.
Oggi si
parla che un ticket a quanto pare invincibile potrebbe crearsi col binomio
Hillary presidentessa e Obama vicepresidente. Ambedue si sentono nel sacro
dovere di esigere “un governo democratico a Cuba”. Non stanno facendo politica; stanno giocando
alle carte una domenica nel pomeriggio.
I mass
media affermano che questo sarebbe indispensabile, tranne se Gore si candida.
Non credo che lo farà, lui conosce meglio di nessuno la catastrofe che aspetta
all’umanità se continua per la via attuale. Quando lui è stato candidato,
ovviamente ha commesso l’errore di sospirare per “una Cuba democratica”.
Basta di
storie e nostalgie. Questo si scrive semplicemente per incrementare la
coscienza del popolo cubano.
Fidel Castro Ruz
27 agosto 2007
Ore 16:56