OGGI AVRÀ LUOGO A MIAMI L'INCONTRO FRA LE NONNE

DI ELIAN E IL BAMBINO



Ieri il giornale Granma ha pubblicato che le nonne di Elián erano in disposizione di andare a Miami per incontrare il bambino se il programma messo a punto dalla Procura della Repubblica e l'INS veniva rispettato strettamente. Immediatamente abbiamo aggiunto che lo stesso lunedì 24, dopo il primo incontro mancato per l'intransingenza del prozio, il suddetto Servizio ha fatto sapere che aveva presentato una domanda davanti ad un giudice federale che avrebbe ordinato che il bambino rimanesse alla disposizione dell'INS per l'incontro promesso alle nonne.

In effetti, martedì 25, l'INS, tramite il Commissario Esecutivo di Operazioni, Michael A. Pearson, ha inviato una lettera agli avvocati della mafia, Linda Osberg.Braun, Roger A. Bernstein e Spencer Eig, il cui contenuto è necessario esporre ampiamente:

"Come sapete, le due nonne di Elián González, Raquel Rodríguez e Mariela Quintana, hanno incontrato recentemente il Procuratore Generale della Nazione e la Commissario Meissner. Nel suddetto incontro hanno espresso il loro desiderio di visitare in privato Elián, in un luogo neutrale, prima di abbandonare gli Stati Uniti. Hanno richiesto l’assistenza al Procuratore Generale e alla Commissario per agevolare tale visita e mediante colloqui con voi e altri, il Dipartimento ha cercato di mettere in pratica tale richiesta.

"Come sapete, alcune autorità religiose di Miami non appartenenti al Consiglio Nazionale delle Chiese hanno dichiarato ieri di essere disposti a mettere a disposizione della famiglia una proprietà della chiesa per tale visita. Tuttavia, l'offerta di una struttura era condizionata al fatto che Lázaro González e le nonne esprimessero il loro interesse di usare il luogo come ambiente pastorale per un incontro familiare": (Quello di Mariela e Raquel con il bambino). "Anche se le nonne hanno dichiarato di essere d’accordo, Lázaro González ha chiaramente espresso tramite voi la sua negativa. Il Servizio d'Immigrazione e Naturalizzazione (INS) ha offerto a Lázaro González l'occasione di proporre un luogo neutro diverso. Il signor González si è rifiutato di farlo e ha indicato tramite voi che non sarebbe d'accordo con una riunione in un luogo neutrale. Successivamente, dopo l'arrivo delle nonne a Miami ieri sera, abbiamo saputo che le nonne hanno parlato via telefonica con Lázaro González chiedendogli che l’incontro con Elián si svolgesse nella casa del fratello del signor González" (Manolo). Ancora una volta, Lázaro González ha detto chiaramente alle nonne che la sua casa era l'unico posto dove avrebbe permesso loro di visitare Elián":

"...le nonne hanno detto chiaramente che non si sarebbero sentite comode se visitavano il nipote in casa di Lázaro González. Le nonne hanno ribadito al Dipartimento e all'INS quanto manca loro il nipote, con il quale avevano mantenuto un rapporto molto stretto, e che hanno superato la loro aprensione di viaggiare a Miami --cosa che sono disposte a ripetere- " (il viaggio) "all'unico scopo di visitare Elián.

"Perché Elián abbia la possibilità di passare un po’ di tempo solo con le nonne, l'INS è costretto a dare l'ordine a González che Elián sia disponibile per una visita alle nonne mercoledì 26 gennaio alle ore 16:00, nella casa della Sorella Jeanne O'Laughlin, a 4745 Pine Tree, Miami Beach, Florida. La Sorella O'Laughlin, è la presidentessa dell'Università Barry, istituzione delle domenicane, e la sua residenza si trova in un area chiusa dove la sicurezza può essere garantita."

Successivamente, la lettera si riferisce ai vantaggi di questa residenza. Poi dice:

"Elián è stato temporaneamente sotto parola negli Stati Uniti". Menziona i comma legali pertinenti e continua:

"Tali disposizioni autorizzano il direttore del Distretto dell'INS a porre condizioni alla libertà sotto parola di Elián. Mediante questa lettera si notifica che il Direttore del Distretto Wallis si unisce a me per un controllo diferito, per far sí che i parenti di Elián di Miami assicurino la presenza di questi nella residenza della Sorella Jeanne O'Laughlin mercoledì, 26 gennaio, alle ore 16:00, perché possa incontrare le nonne. La preghiamo di venire a contatto con Bob Wallis a (3054) 762-3405 per la conferma di quanto detto e dell'elenco delle persone che possono venire alla residenza con Elián."

Immediatamente vengono avvertiti nella lettera:

"Il non venire a contatto con il signor Wallis prima delle ore 15:30 di oggi, verrà interpretato come un rifiuto alla presenza di Elián nella riunione e come una violazione della libertà condizionale di Elián."

La suddetta lettera è stata pubblicata ieri dalla stampa, filtrata sicuramente dagli avvocati della mafia. Quindi, vi erano ormai reporter che giravano nei dintorni del luogo dell’incontro ed elementi della mafia parlavano di organizzare manifestazioni pubbliche.

Ormai non vi è confidenzialità sul luogo dell'incontro delle nonne con il bambino, una cosa molto importante, e nientemeno che nella contea di Dade, dove si trova la cosiddetta Piccola Avana.

Cosa conoscevano ieri sera le nonne e il Consiglio delle Chiese sul nuovo progetto d'incontro dell'INS?

Pochi punti:

Primo: le nonne possono richiedere la presenza di persone che accompagnino loro durante il viaggio, ma non necessariamente durante l'incontro. Un elicottero trasferirà loro dall'aeroporto al punto d'incontro.

Secondo: l'incontro ci sarebbe solo tra le due nonne e il bambino. Durata dell'incontro: due ore.

Terzo: una monaca avrebbe condotto il bambino dal posto dove si trovasse la famiglia di Miami fino alle nonne.

Quarto: la camera avrebbe condizioni per l'incontro, compresi giocattoli e qualcosa da mangiare.

D'altra parte, oltre allo spiacevole fatto della diffusione della lettera dell'INS agli avvocati della mafia, la stessa conteneva una frase che ha preoccupato il padre, i nonni e gli altri parenti di Elián a Cuba: che il prozio e principale complice del sequestro doveva "dare conferma dell'elenco delle persone che possono venire alla residenza con Elián".

Si trattava di tutti i parenti dei prozio legati alla mafia.

Loro conoscevano la ripugnanza e il rifiuto delle nonne a riunirsi con coloro che, essendo i principali colpevoli di aver messo il bambino sequestrato nelle mani della Fondazione, avevano maltrattato Elián e insultato loro e i nonni paterni e materni ogni volta che cercavano di persuaderli di restituire il bambino.

Il Nuevo Herald nell'alba di oggi pubblica: "I parenti si fermeranno al pianterreno mentre Elián sarà scortato dalla religiosa fino ad una stanza dove incontrerà le nonne.

"Elián non vuole vedere le nonne adesso perché ha paura che lo portino a Cuba", ha detto la cugina minore Marisleydis davanti a decine di giornalisti."

Guardate quanto conoscono e diffondono i particolari sull'incontro che le nonne di Elián neanche conoscono.

Prima di chiudere questa edizione di Granma, il padre, i nonni e la bisnonna hanno inviato alle nonne il seguente messaggio:

"Mariela e Raquel:

"1. Vi porteranno un telefonino nel mattino. Vi faremo una telefonata un'ora dopo l’inizio della riunione con il bambino a Miami. Se non riusciamo a comunicare telefonateci voi. Perché vogliamo parlare con il bambino quando sarà con voi, interamente libero.

"2. Che i reverendi, così come è stato promesso l'altra volta, siano nella stessa residenza in una stanza vicina al posto dove v’incontrerete con il bambino.

"3. Chiedeteli un'ora in più, perché il bambino possa parlare con ognuno di noi alcuni minuti.

"4. Così come l’hanno promesso l'altra volta, né Lázaro né altro parente dev’essere nella stessa residenza dove sarete voi con il bambino. Non possono esserci neanche telecamere, né manifestazioni, né circo.

"5. Non accettate assolutamente d’incontrare né venire a contatto con Lázaro, né con la figlia o alcun altro parente che abbia appoggiato il sequestro del bambino. Potete riunirvi solo con Manolo e America (la moglie).

"6. Appena concluderà l'incontro con il bambino, rientrerete a Washington, com’era previsto, per concludere gli incontri con il maggior numero di legislatori possibili allo scopo di persuaderli di non appoggiare alcuna legge per imporre la cittadinanza degli Stati Uniti a Elián, nemmeno la residenza permanente, che hanno lo scopo di allontanare l'INS dal caso e prolungare indefinitamente la soluzione del problema.
 
 

"Saluti

"Juan Miguel, Juanito, Rolando, Ramona (la bisnonna)"

S'ignora la risposta dell'INS, ma siamo certi che le nonne di Elián, con l'appoggio totale della loro cara famiglia e di tutto il nostro popolo, partiranno oggi alle ore 11:00 per Miami, se il tempo a Washington permette di volare. Loro hanno dimostrato essere in grado di superare degnamente e coraggiosamente qualunque ostacolo.

Editoriale del giornale Granma, 26 gennaio 2000