INIZIATIVA DI MODIFICA COSTITUZIONALE
IL POPOLO DI CUBA
Legittimo erede e continuatore delle gloriose tradizioni di lotta per la libertà, l'indipendenza e la sovranità della nazione che ha i più bei precedenti
nei patrizi che aiutarono a formare la coscienza nazionale;
nei patrioti che durante le lotte di liberazione del 1868 e 1895 portarono avanti le guerre d'indipendenza contro il colonialismo spagnolo e a cui le fu strappata la vittoria dall'intervento militare statunitense;
negli uomini e nelle donne che per oltre cinquant'anni lottarono contro l'oppressione, il dominio dell'imperialismo yankee, la corruzione politica e amministrativa, la mancanza di diritti e di libertà pubbliche, il razzismo, la discriminazione razziale, l'ingiustizia, la disuguaglianza e la brutale repressione;
in coloro che offrirono in sacrificio la loro vita nel Moncada, nelle montagne e nelle città per raggiungere un destino degno, umano e giusto per il nostro popolo, fino a conquistare la definitiva indipendenza il 1° Gennaio 1959;
in coloro che durante questi quarantatre anni sacrificarono la loro vita in difesa della Rivoluzione Socialista e dei suoi principi.
COSCIENTI
che è proprio nel popolo di Cuba dove risiede il potere sovrano dello Stato e quindi dove risiede il potere costituente della nazione che si traduce nella Costituzione vigente la cui bozza originale, discussa e analizzata da milioni di persone che apportarono le loro idee e modifiche al testo presentato, fu posteriormente approvata in plebiscito nazionale mediante il voto libero, diretto e segreto del 97,7% degli elettori e proclamata il 24 febbraio 1976;
che la Rivoluzione Socialista riuscì a riscattare Cuba dall'umiliante dominio imperialista e a convertirla in una nazione libera e indipendente che si basa sulla stretta unità, sulla cooperazione e sul consenso d'un popolo culto, ribelle, di uomini e donne coraggiosi ed eroici, che sono la forza, il governo e il potere stesso della nazione cubana e che con il loro coraggio, la loro intelligenza e le loro idee hanno saputo affrontare le aggressioni del più potente impero che abbia mai conosciuto la storia dell'umanità e difendersi da esse;
che malgrado il ferreo blocco e la guerra imposta dal governo degli Stati Uniti di America con la pretesa di asfissiare e umiliare il nostro popolo, la nazione cubana è cresciuta in questi gloriosi anni di Rivoluzione fino a raggiungere alti indici d’istruzione, culturali e sociali, con un tasso d'analfabetismo dello 0,2%, un tasso di scolarizzazione dell'istruzione elementare del 100%, un tasso di scolarizzazione dell'istruzione media del 99,7%, una mortalità infantile di 6,2 su ogni mille nati vivi, con 590 medici, 743 infermiere e 630,6 posti letto in ospedali per ogni mille abitati e una prospettiva di vita alla nascita di 76 anni, nonché, fra tanti alti, i livelli fondamentali per una vita sana, dignitosa, e giusta di tutti i cittadini;
che le grandi trasformazioni avvenute nella nostra società sin dal trionfo rivoluzionario, aprirono insospettabili accessi alla partecipazione del popolo alla gestione reale della società, in cui ha assunto un nuovo e sempre crescente protagonismo, e su questa base è nata e si sviluppa una nuovo carattere istituzionale e un sistema elettorale, espressi nella Costituzione della Repubblica, che garantiscono il contenuto democratico dell'attiva presenza cittadina in tanto riconoscono, soltanto al popolo, il diritto di scegliere, nominare, eleggere, controllare e revocare i propri rappresentanti, i quali contribuiscono, inoltre, a sviluppare una cultura di partecipazione che comprende la discussione e presa di decisioni sui principali problemi del paese attraverso le organizzazioni sociali e di masse e dei consigli popolari di cui sono parti. La massiccia assistenza del popolo ai processi elettorali rispecchiata in cifre che superano il 95% è una manifestazione che conferma l'appoggio alla Rivoluzione;
delle grossolane misure d'aggressione contro Cuba che ha annunciato il Presidente degli Stati Uniti di Nordamerica, G.W.Bush, spinto dalla mafia terrorista residente a Miami, in occasione di commemorarsi i 100 anni dello stabilimento della neocolonia yankee, frutto della guerra imperialista che strappò ai cubani la loro libertà, nonché della sua dichiarata pretesa di abbattere il sistema politico cubano e distruggere l'opera della Rivoluzione.
PER TANTO
in esercizio del potere sovrano e del diritto che gli conferisce l'articolo 3 della Costituzione di difendere l'ordine politico, sociale ed economico stabilito e in uso del diritto che possiedono tutti i cittadini di rivolgere petizioni alle autorità, ai sensi dell'articolo 63 della Costituzione della Repubblica.
SOLLECITA
Dall'Assemblea Nazionale del Potere Popolare, organo supremo del potere dello Stato, che rappresenta ed esprime la volontà sovrana di tutto il popolo:
PRIMO: Ratificare che il nostro popolo s'identifica con tutti e ognuno dei principi che supportano la Costituzione della Repubblica, in specifico con i Fondamenti Politici, Sociali ed Economici stabiliti nel Capitolo I, sottolineando specialmente che:
"Cuba è uno stato socialista di lavoratori, indipendente e sovrano, organizzato con tutti e per il bene di tutti come Repubblica unitaria e democratica, per la soddisfazione della libertà politica, della giustizia sociale, del benessere individuale e collettivo e della solidarietà umana."
SECONDO: Riconoscere ufficialmente la volontà del popolo secondo cui il regime economico, politico e sociale statuito nella Costituzione della Repubblica è intoccabile.
TERZO: Ratificare che i rapporti economici, diplomatici e politici con qualunque altro Stato non potranno essere mai negoziati sotto aggressione, minaccia o pressione di una potenza straniera.
QUARTO: Che i suddetti aspetti, dopo essere approvati mediante la procedura legale pertinente, siano espressamente inclusi nella Costituzione della Repubblica quali parti integranti della medesima, e con l'espressa abrogazione di tutte le disposizioni precedenti che gli si oppongano o contraddicano.
Emesso a Cuba, addì 10 giugno 2002, "Anno degli Eroi Prigionieri dell'Impero".
Firmato:
Pedro Ros Leal, Segretario Generale della Centrale di Lavoratori di Cuba (CTC).
Orlando Lugo Fonte, Presidente dell'Associazione Nazionale di Piccoli Agricoltori (ANAP).
Juan Contino Aslan, Coordinatore Nazionale dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR).
Miriam Yanet Martín González, Presidentessa dell'Organizzazione di Pioneros "José Martí" (OPJM).
Juan Almeida Bosque, Presidente dell'Associazione di Combattenti della Rivoluzione Cubana (ACRC).
Vilma Espín Guillois, Presidentessa della Federazione di Donne Cubane (FMC).
Hasán Pérez Casabona, Presidente della Federazione di Studenti Universitari (FEU).
Claudia Felipe Torres, Presidentessa della Federazione di Studenti della Scuola Media (FEEM).