RIFLESSIONI DEL
COMPAGNO FIDEL.-
IL
TRIBUNALE PENALE INTERNAZIONALE.-
Ieri, dopo la mezzanotte, ora di
Cuba, cioè, oggi, ho ascoltato dichiarazioni ufficiali fatte ai giornali da un
gruppo di funzionari che si occupano in Colombia delle pratiche legali
pertinenti, e non mi sono rimasti dei dubbi. Non è un segreto. È una battaglia
di opinione previa. Nello scrivere queste righe ho tenuto presente l’ottimo
lavoro di selezione fatto da
Che cosa si è detto di Chavéz di
recente?
Lui è stato eletto dal voto
maggioritario della popolazione.
Di seguito si aggiunge: così come
Hitler. Ovviamente non si spiega quello che sappiamo molto bene: che Hitler fu
frutto genuino del sistema capitalistico, manifestato tramite il Trattato di Versailles
e l’imposizione di sanzioni – ne ho
parlato in una riflessione - che innalzarono il nazionalismo in quella
Repubblica di Germania appena nata. Il
fascismo uccise numerose persone. Chavéz non ha mai ucciso nessuno, è stato
eletto spesse volte, e tutti i giorni vengono pubblicati dalla stampa i più
incredibile insulti contro di lui. Loro non riusciranno mai ad avere l’accordo
del Presidente del Venezuela.
Quando il governo degli Stati Uniti ha avuto la certezza
che poteva distruggere proiettili in volo dalla California usando dei satelliti
spaziali, parla senza vergognarsi di
guerre atomiche e non nasconde l’intenzione di governare il mondo a sangue e
fuoco. Impiegano milioni di milioni in armi che non soddisfano per niente i
bisogni né il benessere dell’uomo. Anzi, tengono l'economia mondiale in continua
tensione; impongono ai paesi, così come fanno gli avventurieri dell’Ovest degli
Stati Uniti, la frase di: o la borsa o la vita.
Ascoltando per ore gli
economisti riuniti all’Avana discutere civilmente sulla globalizzazione e sui
problemi dello sviluppo si può apprezzare il tremendo scontro tra idee e le
contraddizioni che scaturiscono con forza crescente e complessità nel nostro
mondo attuale. Ho in mente un gran numero di fatti che sicuramente si sono
trattati in questo incontro.
È straordinariamente pregiata la
solidarietà manifestata in questa conferenza nei confronti del popolo dell’Ecuador.
Il presidente della suddetta
nazione, Rafael Correa, ha detto oggi che se l'Organizzazione degli Stati americani
“non condanna l’aggressione al suo paese, dovrà essere buttata via nelle
immondizie della storia”. “Domani, a Santo Domingo, dobbiamo prendere delle
decisioni per condannare chiaramente l’aggressione contro l’Ecuador", ha
aggiunto. Queste due dichiarazioni le ho ascoltate non soltanto nell’intervista
di Correa alla televisione ma anche in diversi dispacci d’agenzia.
Non si può sottovalutare la
gravità del problema creato dal governo degli Stati Uniti.
Ieri Bush ha dato il suo
supporto al candidato repubblicano McCain chi è coinvolto nella guerra
dell’Iraq e si diverte lanciando bombe contro la popolazione civile, è
contrario a qualsiasi negoziazione e giura di mantenere il blocco economico contro
la nazione cubana. Due giorni fa, le agenzie informarono a proposito delle
nuove misure di Bush per estendere di più nell’Internet il blocco contro Cuba.
Che cosa possono aspettarsi
dall’impero i popoli dell’America latina che aspirano alla salvaguardia della
sovranità nazionale?
Può essere o no sostenibile una
tirannia del genere che danneggia tanto tutta la popolazione del pianeta?
Fidel Castro Ruz
6 Marzo 2008
18:32