LETTERA DEL COMPAGNO FIDEL A RANDY ALONSO, DIRETTORE
DEL PROGRAMMA INFORMATIVO "MESA REDONDA"
Caro Randy:
Quando questa vitale energia
della nostra epoca è assente, manca tutto e non funziona nulla. Ci fa
rimpiangere il giorno in cui tutte le abitazioni capaci di resistere agli
uragani, delle quali ho parlato qualche giorno fa, riceveranno l’elettricità
per via sotterranea. Purtroppo questo
richiederà tempo e notevoli spese.
Per un secondo ho immaginato
che sarebbe stato degli abitanti della nostra isola con un disastro naturale
come quello appena accaduto, se
Le immagini d’abitazioni ed
installazioni distrutte, di raccolti rovinati, di alberi abbattuti, di fiumi
straripati, di case invase dalle acque in territori pianeggianti, di persone
trascinate dalla forza delle correnti e
salvate con sforzi disperati, erano desolanti. Penso che in futuro alcune
dovrebbero essere ritrasmesse, perché coloro che avevano i loro televisori
spenti possano esserne partecipi.
Non si dovrebbero mai
dimenticare le scene degli uomini delle Forze Armate e delle loro truppe
specializzate, mentre portavano a termine le missioni d’aiuto e di sostegno
alla popolazione ed alle vittime.
Impressionavano gli interventi del Corpo dei Vigili del Fuoco,
rischiando la vita nelle pericolose correnti d’acqua per aiutare i loro
compatrioti.
Sono necessari rigorosa
preparazione e coraggio per adempiere a questi compiti. Solamente in circostanze
eccezionali si viene a sapere che questi uomini esistono e si preparano in
silenzio per i momenti critici. Confesso che sono state emozionanti le scene in
cui José Ramón Machado Ventura e Ramón Espinosa Martín, rispettivamente Primo
Vicepresidente e Capo dell’Esercito Orientale, temprati dalla lotta, insieme a
compagni più giovani, presidenti dei Consigli della Difesa,visitavano senza
tregua i luoghi più colpiti ed indicavano immediatamente le misure da prendere.
Lo stesso accadeva con altri alti dirigenti del Partito, che accompagnavano
Joaquín Quinta Solá, ex Capo dell’Esercito Centrale ed attuale Vice-ministro
delle FAR e Leopoldo Cintra Frías, Capo dell’Esercito Occidentale, ed i
presidenti dei Consigli di Difesa nelle province e nei comuni visitati.
Ho visto con la massima
chiarezza il valore dei simboli. Mai come prima, nell’ora della difficile
prova, le bandiere cubane brillavano sulle spalle dei quadri del Partito,
fossero uomini o donne. Sono i fattori
soggettivi senza i quali tutto sarebbe perso e non sarebbe possibile la
vittoria.
Il lavoro dei cronisti, che
non dormivano ne riposavano, sfidando a volte le piogge ed i venti, è stato
eccellente, informando il paese dei fatti, trasmettendo verità, esempi ed
esperienze che ci fanno sentire che siamo parte di una comunità nazionale interconnessa
con tutti gli abitanti del pianeta. I popoli c’inviano i loro messaggi di
solidarietà, sebbene la gran parte soffra la povertà e i flagelli della natura,
che le società consumistiche e le loro sofisticate tecnologie stanno portando
ad un punto incompatibile con la stessa sopravvivenza umana.
Verrà ora l’analisi dei
fattori oggettivi, dell’uso razionale ed ottimale delle risorse materiali ed
umane; cosa deve essere fatto concretamente in ogni luogo, dove si deve o no
investire; cosa fare con ogni centesimo; rispondere ad ogni domanda di ciò che
si deve fare nelle situazioni d’emergenza e nelle circostanze normali in cui
tutto ritorna al suo posto, l’acqua e l’aria, e prosegue la vita normale dei bambini,
degli adolescenti e degli adulti, preparati sempre a lottare e vincere, senza
perderci d’animo di fronte alle avversità d’oggi o di domani
Il nostro dovere è vincere!
Fidel Castro Ruz
10 Settembre 2008
12 e 14 p.m.