Riflessioni del compagno Fidel
L’INSOLITO
Domenica 12 ottobre, i
paesi dell’Eurozona accordarono un piano anticrisi per iniziativa di Sarkozy,
Presidente di Francia.
Lunedì 13, sono
annunciate le cifre multimilionarie di denaro che i paesi dell’Europa lanceranno
al mercato finanziario per evitare un collasso. Le azioni sono salite con le
sorprendenti notizie.
In virtù dei suddetti
accordi,
Le azioni delle grandi imprese
che non avevano fallito hanno avuto un’improvvisa salita del loro valore che,
anche se non compensava le perdite avute nei nove giorni tragici, permetteva ai
politici e banchieri del capitalismo sviluppato di godere una dose
d’ossigeno.
La sera dello stesso
giorno, il premier d’Italia, Silvio Berlusconi, in un banchetto in suo onore
che avviene alla Casa Bianca, fa un discorso rendendo omaggio a Bush: "Abbiamo
fiducia nel Presidente che ha avuto il coraggio di mettere in pratica ciò che
considerava giusto, quello che deve fare per sé, per il suo popolo e per il
mondo."
Veramente ha passato i
limiti!
Lo stesso giorno 13, il
Premio Nobel per l’Economia corrispondente al 2008 è assegnato al cittadino
degli Stati Uniti Paul Krugman. Si tratta senza dubbio di un difensore del
sistema capitalistico, ma allo stesso tempo è molto critico del presidente
Bush.
Con il titolo di “Gordon
l’ha fatto bene”, pubblicato il 14 nel giornale El País manifestata diverse idee, alcune delle quali meritano d’essere
enunciante testualmente:
“Naturale sarebbe affrontare il problema della
mancanza di capitale finanziario facendo che lo stato proporzioni più capitale
alle istituzioni finanziarie a cambio di una parte delle loro proprietà…
“Questa sorta di nazionalizzazione parziale
temporanea era anche la soluzione preferita in privato da Ben Bernanke, presidente
della Riserva Federale.
“All’annunciare il suo piano d’aiuto finanziario di
500 miliardi di euro, Henry Paulson,
segretario al Tesoro degli Stati Uniti, respingeva questa via evidente,
allegando che 'ciò è quello che si fa in caso di fallimento.
“Il governo britannico è andato direttamente alla
radice del problema ed ha agito con sorprendente velocità per risolverlo.”
“Paulson – dopo aver sprecato apparentemente varie
settimane molto preziose – ha anche messo la retromarcia e adesso pretende di
comprare azioni bancarie invece d’attivi ipotecari tossici.
“Come ho già detto, non sappiamo ancora se queste
misure funzioneranno… Quella chiara visione è dovuta venire da Londra e non da
Washington.
“È difficile non avere la sensazione che la risposta
iniziale di Paulson sia distorta dall’ideologia.
Ricordate che lavora per un governo la cui filosofia si può riassumere in che
‘il privato è un bene ; il pubblico un male’."
In tutto l’esecutivo, i professionisti esperti sono
stati destituiti. Forse non resti nel Tesoro nessuna persona con l’altezza e il
percorso che occorrono per dire a Paulson che quello che faceva non aveva
senso.
“Fortunatamente per l'economia mondiale, le cose che
stanno facendo Gordon Brown e i suoi ministri hanno senso. E forze ci hanno
mostrato la via per superare questa crisi.”
Nemmeno il Premio Nobel per l'Economia 2008 è sicuro,
come confessa, del funzionamento di queste misure.
Sono delle cose insolite.
Martedì 14, le azioni della Borsa abbassarono il
prezzo d’alcuni punti. I sorrisi sono già stati più stereotipati.
I paesi capitalisti europei, saturati di capacità
produttiva e di merci, disperatamente bisognosi di mercati per evitare scioperi
degli operai e degli specialisti in servizi, risparmiatori che perdano i loro
soldi e contadini rovinati, non sono in grado d’imporre condizioni e soluzioni
al resto del mondo. È così che lo proclamano i leader d'importanti paesi
emergenti e i leader di quelli che, poveri e saccheggiati economicamente, sono
vittime dello scambio disuguale.
Oggi mercoledì 15 il valore delle azioni nella borsa
è crollato di nuovo strepitosamente.
McCain e Obama discuteranno fervidamente stasera sul
tema economico.
Nella grande democrazia degli Stati Uniti, la metà di
quelli che hanno diritto al voto non sono iscritti; degli iscritti, la metà non
vota, e soltanto il 25 percento degli elettori scelgono chi governa. Molti di
coloro che adesso forze desiderano votare il candidato nero, non possono farlo.
Secondo le inchieste, quel candidato ha una
schiacciante maggioranza. Tuttavia, nessuno si azzarda a dire quale sarà il
risultato.
Il 4 novembre è un giorno di grande interesse per
l'opinione mondiale, vista la crisi economica in cui si dibatte la società
statunitense.
In materia elettorale, solo posiamo essere certi di una
cosa: nelle prossime elezioni di Gran Bretagna, Gordon Brown non sarà eletto
Primo Ministro.
Fidel Castro Ruz
15 ottobre 2008
19: 05