Riflessioni
del compagno Fidel
Il Governo Mondiale
Seconda parte
“L’ABC
del traffico della droga”
“L’oppio
si coltiva in diverse regioni del mondo: in America del Sud, nel Triangolo
d’Oro del Laos, del Myanmar e della Tailandia, in Afghanistan, in Pakistan ed
in Asia centrale, in una zona conosciuta come
“È
quindi chiaro che i bilderberger non s’incaricano personalmente di trasportare
la droga né di lavare i soldi dei profitti. Di questo s’incarica
“…Neil
Clark segnala quanto segue: ‘Soros è arrabbiato non con gli obbiettivi di Bush
― estendere
“‘Il
'Piano Marshall' proposto per i Balcani è una illusione […] Finanziato dalla Banca Mondiale e dalla
Banca Europea di Sviluppo (EBRD), nonché da creditori privati, beneficerà
principalmente le imprese minerarie, petrolifere e costruttrici e gonfierà il
debito estero ben oltre l’inizio del terzo millennio ’.”
“L’intervento militare
della NATO”
“Il
consolidamento del potere della NATO nell’Europa meridionale e nel Mediterraneo
costituisce anch’esso un passo verso l’ampliamento della sfera d’influenza
geopolitica del Bilderberg oltre i Balcani, in direzione dell’area del Mar
Caspio, dell’Asia Centrale e dell’Asia Occidentale.”
“Il fantasma di Travis”
“La
prima settimana di novembre del 1999 ho ricevuto quella che all’inizio sembrava
essere una cartolina inviata da Ladispoli, un piccolo paesino del Lazio, vicino a Roma, sulla costa
mediterranea.”
“Il
30 marzo 1980 era la data in cui abbiamo lasciato ufficialmente l’Unione Sovietica.
Durante il nostro soggiorno in Italia, ci siamo stabiliti a Ladispoli, paesino
che sarebbe stata la nostra casa fino all’anno successivo.”
“Sono
uscito in strada. Piovigginava. Due bambini piccoli saltavano e sguazzavano felici
di pozzanghera in pozzanghera, lasciando le impronte delle loro scarpe sul
marciapiede. Ho attraversato la strada sotto i cumulonembi e ho aperto la porta
del pub all’angolo di casa. 29 novembre 1999. Che cosa significava? Ho riletto
il testo. ‘Mi sto divertendo. Magari tu fossi qui.’ Firmato: Fashoda. Chi diavolo
è ‘sto tipo?”
“‘Fashoda non è una persona, ma un luogo!’ Potevo sentire
come mi batteva forte il cuore. 29 novembre 1999 […] Sono improvvisamente
trasalito. ‘Fashoda, Travis Read!!!’.”
“Travis
era un mascalzone che avevo conosciuto nel 1996 durante la riunione del Club
Bilderberg a King City. Era un ladro di poco conto, indisciplinato e
detestabile […] Travis era propenso ad essere arrestato e, quasi con la stessa
rapidità, ad essere rimesso in libertà.”
“Come
ho saputo più tardi, Travis Read era diventato un delinquente per lavorare con
i delinquenti.”
“Fu
inviato in Sudan da contatti che lavoravano sia per
“‘Se
Travis vuole vedermi, ‘sta storia si trasformerà in un bel guaio’, mi dissi.”
“Devo
ammettere che quando le cose si mettevano male, avevo sempre fiducia negli ex
funzionari sovietici. Qualcosa d’intrinseco in loro faceva in modo che non si
fidassero dell’Occidente e non si lasciavano comprare facilmente, esattamente
il contrario di quanto volevano far credere i grandi giornali ed i comunicati
stampa.”
“Non
erano il tipo di persona che ti piacerebbe tradire. Sapevo che con loro ero in
salvo. Mio nonno aveva rischiato la sua vita agli inizi degli anni 50 per
salvare quelle dei genitori di questi uomini, agenti del KGB…”
“Il
27 novembre, nel tardo pomeriggio, il mio cellulare squillò. Era Travis. Era
alloggiato in qualche buco alla periferia di Roma.”
“-
In Piazza della Repubblica alle cinque e mezza del pomeriggio – lo interruppi.
“-Le
regole le detto io - urlò Travis.”
“-
La vuoi l’informazione o no? – chiese Travis.”
“-Non
tanto da farmi uccidere – dissi freddamente.”
“Travis
non si presentò all’appuntamento. Verso le otto e mezza di sera, ci recammo
velocemente presso la sua residenza, se così possiamo chiamarla, pistola alla
mano. Quell’antro con una sola camera era stato totalmente saccheggiato. Anche
così, non c’erano tracce di lotta, né macchie di sangue, né il cadavere di
Travis Read. Per quanto ne sappia, non si sentì più parlare di lui.”
“Ogni
tanto, il fantasma di Travis salta fuori dagli angoli più profondi della mia
memoria, un ricordo morbido della fragilità e fallibilità dello spirito umano.”
Estulin
conclude così il capitolo 3.
“CAPITOLO
“Bilderberg e la guerra
segreta in Afghanistan”
“Le
cause per cui scoppiano le guerre si radicano nell’ideologia riflessa nei libri
di testo scolastici: le nazione vanno in guerra per periodi di tempo
terribilmente lunghi basandosi su menzogne, come hanno dimostrato
“Il
famoso storico Edmund Morgan ha scritto quanto segue: ‘La storia non si ripete
mai. Sembra così soltanto a coloro che non conoscono i dettagli.’”
“Il
bacino del Mar Caspio e l’Asia Centrale sono le chiavi dell’energia nel XXI
secolo. I due terzi delle riserve petrolifere si trovano in quella regione […]
‘L’America vuole che rimanga sotto il totale dominio statunitense’, afferma
James Donan in un articolo pubblicato dalla rivista commerciale Oil & Gas
Journal il 9 ottobre
“‘…Madeleine
Albright [l’allora segretaria di Stato dell’Amministrazione Clinton ed una
delle persone responsabili della guerra in Cossovo] ha concluso che 'lavorare
per modellare il futuro dell’area è una delle cose più appassionanti che
possiamo fare'’, come informava nel 1998 la rivista Time nel suo numero di
maggio.
“La
guerra del Golfo ha permesso al Pentagono di stabilire numerose basi militari
in Arabia Saudita, negli Emirati Arabi Uniti ed in altri luoghi.”
“Come
ha documentato il professore Michel Chossudovsky in War and Globalization, l’alleanza GUUAM (Georgia, Ucraina,
Uzbekistan, Azerbaigian, Moldavia) formata dalla NATO nel 1999, si trova sopra
il nucleo fondamentale dei ricchi giacimenti di petrolio e di gas del Mar
Caspio. All’interno del GUUAM è fondamentale la Georgia, uno Stato cliente
degli Stati Uniti, dove Mikhail Saakashvili ha sostituito come presidente l’ex
ministro degli Affari Esteri sovietico Eduard Shevardnadze, grazie ad un colpo
di Stato arrangiato dagli americani e presentato come una spontanea rivolta
popolare.”
“Secondo
il Project Underground […] ex membri dei soviet, del KGB e del Politburo s’approfittano
delle ricchezze del petrolio, insieme a «una formidabile schiera di importanti
figure della Guerra Fredda, provenenti principalmente dal gabinetto di George
[H. W.] Bush». I giocatori sono gli ex consiglieri di Reagan, di Bush e di Clinton,
come James Baker III (ex segretario di Stato dell’Amministrazione di Bush
padre), Dick Cheney (vicepresidente) e John Sununu (ex capo del Personale della
Casa Bianca).”
“…Peter
Sutherland (della British Petroleum), la regina Elisabetta II d’Inghilterra (principale
azionista della British Petroleum, a capo del Comitato dei 300), stanno
lottando per il controllo delle risorse petrolifere e dei corridoi degli
oleodotti che escono dal bacino del Mar Caspio. Nel 1998, dopo la riunione
segreta del Club Bilderberg in Scozia, ho informato, attraverso i media
indipendenti, che
“L’oleodotto
afgano non era semplicemente un affare, bensì una componente chiave di un’agenda
geostrategica più ampia: il totale controllo militare ed economico dell’Eurasia
(Medio Oriente e le ex Repubbliche sovietiche dell’Asia Centrale). George
Monbiot lo confermava sul Guardian del 23 ottobre 2001: ‘Il petrolio e il gas
non hanno nessun valore se non si trasferiscono. L’unica strada che ha un senso
sia politico, quanto economico, è attraverso l’Afghanistan...’.”
“Dopo
il crollo dell’Unione Sovietica, la compagnia petrolifera argentina Bridas, diretta
dal suo ambizioso presidente Carlos Bulgheroni, fu la prima impresa a sfruttare
i giacimenti petroliferi del Turkmenistan, dove si trovano alcune delle maggiori
riserve di gas naturale del mondo […] l’Afghanistan è il percorso più breve in
direzione del golfo per il trasporto delle risorse di gas del Turkmenistan e del
Uzbekistan dall’Asia centrosettentionale e dall’Asia centroccidentale.”
“Con
grande disappunto della Bridas, l’UNOCAL rivolse la sua offerta direttamente ai
leader regionali. L’UNOCAL costituì il proprio consorzio concorrente, presieduto
dagli Stati Uniti, sostenuto da Washington, che comprendeva la Delta Oil
dell’Arabia Saudita, insieme al principe saudita Abdullah ed al re Fahd.”
“Secondo
Ahmed Rashid, ‘la vera influenza dell’UNOCAL sui talebani si basava sul fatto
che il progetto aveva la possibilità d’essere riconosciuto dagli Stati Uniti, una
cosa che i talebani volevano assicurarsi a qualsiasi costo. […] Nella primavera
del 1996, dirigenti dell’UNOCAL portarono il leader uzbeco, il generale Abdul
Rashid Dostum (un assassino di massa, responsabile nel dicembre 2001 del massacro
di Dasht-i-Leili, in cui centinaia di prigionieri talebani furono asfissiati
intenzionalmente nei container metallici dei camion su cui erano trasportati dai
soldati americani e dell’Alleanza del Nord verso la prigione di Kunduz, in Afghanistan),
a Dallas per discutere il passaggio dell’oleodotto attraverso i suoi territori
del nord, controllati dall’Alleanza del Nord.”
“La
concorrenza tra l’UNOCAL e la Bridas, come la descrive Rashid, ‘cominciò a
riflettere la concorrenza all’interno della famiglia reale saudita”. Nel 1997,
funzionari talebani si recarono due volte a Washington ed a Buenos Aires per
essere ricevuti dall’UNOCAL e dalla Bridas.”
“Ancora
una volta, la violenza avrebbe cambiato il corso degli avvenimenti. Come
risposta al bombardamento delle ambasciate statunitensi a Nairobi ed in
Tanzania (attribuito a Osama bin Laden, anche se, secondo fonti d’intelligence
francese, l’attentato fu un lavoro del Mossad israeliano), il presidente Bill
Clinton lanciò il 20 agosto 1998 dei missili contro un negozio vuoto in
Afghanistan ed in Sudan. L’Amministrazione, allora, ruppe i rapporti
diplomatici con i talebani e le Nazioni Unite imposero delle sanzioni.”
“Durante
il restante periodo della presidenza Clinton, non vi fu da parte degli Stati
Uniti, né da parte delle Nazioni Unite, un riconoscimento ufficiale dell’Afghanistan.
E nessun progresso rispetto al tema dell’oleodotto.
“Fu
allora che George W. Bush entrò alla Casa Bianca.
“Durante
gli ultimi mesi dell’Amministrazione Clinton, i talebani erano ufficialmente un
gruppo terrorista. Dopo quasi un decennio di feroce concorrenza tra il
consorzio UNOCAL-CentGas, sostenuto dagli Stati Uniti, e l’argentina Bridas,
nessun’impresa aveva trovato un accordo per costruire un oleodotto in
Afghanistan […] George W. Bush ristabilì i rapporti con i talebani. Non bisogna
stupirsi, dato che nel 1998 e nel 2000, l’ex presidente George H. W. Bush si
recò in Arabia Saudita a nome del gruppo privato Carlyle Group, l’undicesimo maggior
contrattista della Difesa degli Stati Uniti, incontrandosi in privato con la
famiglia reale saudita e con la famiglia di Osama bin Laden, in base a quanto
riferito nell’edizione del 27 settembre 2001 del Wall Street Journal.”
“In
uno degli episodi più surrealisti e kafkiani degli avvenimenti precedenti l’11-S,
il Washington Post cita Milt Bearden, agente della CIA, che aiutò
l’insediamento dei mujaheddin afgani, lamentando il fatto che gli Stati Uniti
non si erano presi il tempo per capire i talebani quando affermò: ‘Non sentimmo
quello che cercavano di dirci […]. Non parlavamo una lingua comune. Noi
dicevamo 'consegnate Bin Laden'. Loro dicevano: 'Fate qualcosa per aiutarvi a
consegnarlo ’. Però c’è molto altro.”
“Di
fatto, i rapporti tra l’Amministrazione Bush e il ‘terrorista’ e leader di Al
Qaeda, Osama bin Laden, non furono mai così buoni.”
“L’evidenza
che la guerra in Afghanistan, dove l’avarizia multinazionale si mescola all’avarizia
ed alla crudeltà dei grandi del petrolio (BP, Shell, Exxon, Mobil, Chevron,
ecc.) è semplicemente irrefutabile. Spaventa pensare che un angolo abbandonato
dalla mano di Dio, controllato dai terroristi, possa trasformarsi in un punto
dove si fondono gli interessi dell’Amministrazione Bush, della Bridas, dell’UNOCAL,
del
Con
l’epigrafe Un cowboy alla Casa Bianca, Daniel Estulin segnala che:
“Bush
formò il suo gabinetto con personaggi dell’industria dell’energia con stretti
legami nell’Asia Centrale (Dick Cheney, della Halliburton; Richard Armitage,
dell’UNOCAL; Condoleeza Rice, della Chevron) ed è arrivato al potere grazie
alla generosità delle corporazioni con diritti acquisiti nella regione, come l’Enron.”
“La
partecipazione della famiglia Bush nella politica petrolifera del Medio Oriente
e dell’Asia Centrale ed i suoi profondi legami con la famiglia reale saudita e
la famiglia Bin Laden esistono da generazioni.”
“Come i bilderberger crearono la guerra del
Yom Kippur con l’obbiettivo d’internazionalizzare il petrolio.”
“…I
membri del Bilderberg non lasciano nulla in sospeso. Non lavorano su un piano
quinquennale. Pianificano a lungo termine. All’inizio degli anni settanta,
prepararono un piano B, un piano di distribuzione del petrolio che comprendeva gli
Stati Uniti ad altri undici importanti paesi industrializzati, stabilendo un
meccanismo in base al quale Allen sostiene quanto segue: ‘Per la prima volta
nella storia americana, nel caso in cui ci fosse stato un altro embargo del petrolio del Medio
Oriente, il petrolio prodotto all’interno degli Stati Uniti sarebbe stato diviso
ed assegnato ’.”
Epilogo
del capitolo 4.
“La
’prova’ del 1973, preparata dai membri del Bilderberg, dimostra chiaramente che
il petrolio sarà utilizzato come arma di controllo. Quanto è accaduto nel 1973 mise
in guardia ‘la popolazione americana e le fece vedere quale controllo potevano
esercitare sulla nazione i governi stranieri e le corporazioni multinazionali’,
scrive David A. Rivera in Final Warning:
A History of the New World Order.”
Nel
capitolo 5 s’affronta:
“MATRIX: i Database ed il Programma di
Conoscenza Totale dell’Informazione”
“In generale risulta molto più facile
raggiungere un accordo se non ci sono ascoltatori. Non è una questione di
segretezza, ma della capacità d’agire in maniera più efficace.
NEIL KINNOCK
commissario dell’Unione Europea
e membro del Bilderberg
“Il programma di Conoscenza
Totale dell’Informazione (Total Information Awareness, TIA) del Pentagono è un
sistema che parte da una frase codificata e implica la dissoluzione graduale
delle apprezzate libertà individuali americane, difese dalla Costituzione, in
favore di uno Stato globale, totalitario. La maggior parte dei dettagli di
questo gigantesco sistema di spionaggio continua ad essere un mistero. Dopo gli
attentati dell’11 settembre 2001, il TIA è diventato una rete di sorveglianza
che è ‘rappresentativa di una più grande tendenza apparsa negli Stati Uniti ed in
Europa: il flusso apparentemente inesorabile verso una società sotto
sorveglianza ’.”
“L’asse
principale della rete di Sorveglianza Totale è una nuova e straordinaria
modalità denominata «miniera di dati» o scoperta della conoscenza, che prevede
l’estrazione automatizzata d’informazione predittiva nascosta partendo da
database.”
“Mettendo
in pratica una capacità incomparabile nel processare miliardi di registri al
secondo, Accurint ha compilato il più grande registro di dati di contatto
accessibile del mondo. Accurint rintraccia oltre 20.000 milioni di registri che
vanno dai traslochi più recenti agli indirizzi più vecchi risalenti ad oltre 30
anni fa.”
“…quando
furono richieste maggiori informazioni, i responsabili dell’impresa si rifiutarono
di svelare i dettagli più specifici sulla natura e sulle fonti dei dati.”
“Secondo
Christopher Calabrese, del Consiglio del Programma per la Tecnologia e la Libertà
dell’Unione Americana delle Libertà Civili, ‘Matrix […] trasforma ogni
statunitense in un sospetto’.”
“L’Associated
Press ha svelato che nel gennaio del 2003 il governatore della Florida, Jebb
Bush, informò il vicepresidente Dick Cheney, Tom Ridge, che da lì a poco
avrebbe giurato in qualità di segretario del nuovo Dipartimento della Sicurezza
Nazionale, e il direttore dell’FBI Robert Mueller, del progetto segreto che
avrebbe dimostrato il modo in cui le Forze di Sicurezza potevano utilizzare un
programma informatico per catturare i ‘terroristi’.”
“Iberia”
“Dall’altra
parte, Iberia, la principale compagnia aerea spagnola, è stata accusata di
cedere informazioni confidenziali sui suoi passeggeri al governo degli Stati
Uniti…”
“‘Gli
Stati Uniti obbligano le compagnia a fornire dati sui viaggiatori’, Andy
Sullivan, Reuters, 17 marzo
“Allo stesso modo anche
“‘La
Northwest Airlines consegna alla NASA informazioni personali su milioni di
passeggeri, la cessione viola la politica sulla privacy’, Electronic Privacy
Information Center, 18 gennaio 2004.
“‘La
Northwest Airlines cede dati sui passeggeri al governo, Jon Swartz, USA Today,
19 gennaio
Un’epigrafe
la dedica a:
“Dettagli privati alla
vista di tutti”
“Il
commissario Almunia, il presidente Borrell e il presidente della Commissione
Europea, José Manuel Barroso, altro bilderberger abituale, sostennero una grande
campagna a favore dell’approvazione dei diritti fondamentali, ipoteticamente
consacrati dalla Costituzione Europea [...] Ciò che non hanno mai detto né
Borrell, né Almunia, né Barroso al buon cittadino europeo è che in base
all’articolo 51 tutti e ciascuno dei diritti possono essere sospesi se lo richiedono
‘gli interessi dell’Unione’.”
“Tuttavia,
c’è ancora molto da raccontare sulla vergognosa dimostrazione di tradimento da
parte della Commissione Europea nei riguardi dei suoi stessi cittadini.”
“Controllo europeo delle
telecomunicazioni: votazione nel Parlamento Europeo per accettare la raccolta
dei dati e la sorveglianza da parte delle forze di sicurezza.
“La votazione sulla raccolta
dei dati del 30 maggio 2002 (Nella precedente legislazione europea,
i voti del PPE e PSE riunirono 526 eurodeputati su un totale di 626).
“Statewatch
e Reporter senza Frontiere sono state le uniche organizzazioni che hanno
informato di quelle che risultarono essere delle decisioni che danneggiano
centinaia di milioni d’europei.”
“In
linea di massima, la magniloquenza e la sfida dei socialisti sulle questioni del
diritto nazionale e internazionale sono una farsa. L’alleanza dei gruppi del
PPE e del PSE nel Parlamento Europeo ha dimostrato che sostengono le richieste
dei governi della UE, invece d’agire in difesa della gente e difendere i
diritti dei cittadini alla privacy e le libertà civili.”
“Javier
Solana Madariaga, membro chiave del Gruppo di Bilderberg, ex segretario
generale della NATO e segretario generale del Consiglio dell’Unione
Europea/Alto Rappresentante per
Estulin
ha documentato tutto questo in 16 pagine.
Il
suo libro comprende un epigrafe intitolata “Il mio finale”.
“La
memoria creativa è l’avversario più sottile dello storico. La scusa di
dimenticare governa e deforma tutto ciò che diciamo di ricordare apertamente.
L’esistenza e il mondo sembrano giustificarsi solo come fenomeno estetico. Questo
implica non la vita per la vita, ma un
contrasto acuto all’interpretazione morale dell’esistenza e del mondo.
“Amos
Oz, probabilmente il più noto romanziere israeliano, ha fatto questa
osservazione: ‘Lì dove la guerra si chiama pace; lì dove l’oppressione e la
persecuzione si chiamano sicurezza, e l’assassinio, liberazione, l’inquinamento
del linguaggio precede e prepara l’inquinamento della vita e della dignità.
Alla fine, lo Stato, il regime, la classe o le idee restano intatti mentre si
distrugge la vita umana’.”
“Se
la democrazia è il governo del popolo, gli obbiettivi segreti dei governi e dei
sinistri gruppi di pressione sono incompatibili con la democrazia. La stessa
idea di sfere d’influenza clandestine all’interno del governo che intraprendono
campagne segrete contro l’umanità è, per tanto, estranea alla nozione di libertà
e dev’essere combattuta con entusiastica determinazione, a meno che non desideriamo
ripetere i funesti errori di un passato non così lontano.”
“In
una società sempre più smembrata, esistono alcuni elementi che permettono di sottolineare
ciò che condividiamo, ciò che abbiamo in comune, e permettono farlo
direttamente, con drammatica intensità. La dignità umana e una genuina ansia di
libertà che si comprende immediatamente in qualsiasi parte del mondo e non ha
bisogno di traduzione, sono alcuni degli aspetti più preziosi della tradizione
universale. Merita tutto il sostegno che
possa ricevere.
“Alla
fine, se criticare gli aspetti arroganti, irriflessivi ed arbitrari della
società totalitaria fa in modo che a volte ci sia chi si prenda gioco di te e t’etichetti
come «anti-tutto», dovrei considerarlo come una onorevole distinzione. Graham
Greene ha colpito nel segno quando ha detto che
«lo scrittore dev’essere pronto a cambiare fazione in qualsiasi momento.
La sua missione è difendere le vittime e le vittime cambiano».
“DANIEL ESTULIN”
Al
termine dedica otto pagine e mezze alla memoria di suo nonno.
“É
stata l’ultima volta che lo vidi vivo. Un anziano di corporatura normale,
novantasei anni d’età, seduto sul suo sgangherato divano, guardando attraverso
i suoi occhiali esagerati, incontrando
il mio sguardo, però appena capace di riconoscere i miei occhi. Era vivo perché
si muoveva e parlava, o piuttosto perché faceva uno sforzo inumano per unire le
lettere, che si sparpagliavano nei luoghi più reconditi delle profondità della
coscienza che le rimaneva e si negavano con testardaggine ad unirsi per formare
composizioni coerenti. Negli ultimi mesi della sua lunga vita, mio nonno, un
uomo che si esprimeva con chiarezza e a cui piaceva l’humour e la discussione,
gli mancavano letteralmente le parole. In una specie d’atto di crudeltà finale,
il cancro gli rubò il linguaggio, prima di rubargli la vita.
“Con
in mano il mio biglietto aereo per ritornare in Spagna, passai da casa sua per
salutarlo. Nella mia ultima visita non parlammo molto. Non trovavo le parole
giuste. Ero senza fiato e facevo fatica a respirare perché sapevo che non lo
avrei mai più rivisto. ‘Addio’ era una espressione troppo semplice e troppo
atroce.
“Sul
tavolo del soggiorno, appoggiata contro il muro, c’era una fotografia dei miei
nonni, fatta poco dopo il loro arrivo in Canada nel 1983. Mia nonna era
deceduta da poco più di un anno. Mi nonno, in quel momento malato grave, non si
è mai più ripreso dalla perdita di chi aveva amato profondamente per oltre
quaranta anni.”
“Cercando
in tutti i modi di non scoppiare a piangere, continuo ricordando a stesso che
queste pagine sono una rivendicazione dell’onestà contro la crudeltà e
l’opportunismo. L’argomento principale non è la politica e non è nemmeno una
critica aperta al totalitarismo, bensì il battito del cuore di un uomo, e per
questo gli rendo omaggio. Perciò dovrebbe essere letto.
“La
morte clinica di mio nonno fu constatata il 18 aprile 1995. Si suppone che fu
l’ultimo pomeriggio che era stato se stesso, come disse Auden parlando del
giorno in cui morì Yeats: ‘Si è trasformato nei suoi ammiratori.’ Lui si
trasformò in un ricordo; scomparve nelle profondità del suo nome. È uno dei
misteri della morte, che dovrebbe comportare una differenza minima per tutti,
tranne che per i congiunti di quella persona.”
“Come
tutti noi, la gente muore come minimo due volte: fisicamente e concettualmente.
Quando il cuore smette di battere ed inizia l’oblio. I più fortunati, i più
grandi, sono coloro per cui la seconda morte è rinviata considerevolmente,
forse indefinitamente […] Arrivarono telefonate da tutti i paesi e dagli angoli
immaginabili del Pianeta, un tributo all’infinita ammirazione che lui, mio
nonno, un ex agente del controspionaggio del KGB, suscitò in quelle persone in
cui influì in vita.”
“Suo
nonno era un soldato tra soldati. Difese per venticinque anni l’impero zarista,
Alessandro II ed Alessandro III. Mio nonno ha seguito la tradizione militare
della famiglia. Partecipò alla Rivoluzione, alla guerra civile russa ed alle
guerre mondiali. Mentre difendeva Minsk nelle prime settimane della Seconda
Guerra Mondiale, tutta la sua famiglia, undici fratelli e sorelle, suo padre,
sua madre e una nonna di centoquattro anni d’età, furono sterminati dai nazisti
a Karasy-Bazar, in Crimea.”
“La sua
era realmente una vita. Non si limitava semplicemente a vivere.”
“Mio
nonno si era sposato una volta, nel 1930. Aveva avuto tre figli. In quel
momento arrivò la guerra. Combatté in Bielorussia, difese Brest, però
l'obbligarono a ritirarsi con quello che rimaneva dell'Armata Rossa, a causa
dell’avanzata tedesca. Ad un certo momento, nel caos che ne risultò, perse le
tracce della sua famiglia. Una madre e tre bambini di otto, cinque e tre anni,
non potevano muoversi così velocemente come l'Armata Rossa o come i soldati
nazisti. Furono catturati dai nazisti, inviati in un campo di concentramento e
sterminati.
“La
Seconda Guerra Mondiale, come dimostro in questo libro e come ho evidenziato
ampiamente nel mio primo libro sul Club Bilderberg, fu astutamente finanziata dai
Rockefeller, dai Loeb e dai Warberg. Il principe Bernhard, fondatore del Club
Bilderberg, era anch’egli implicato. Era un nazista. La famiglia reale
britannica simpatizzava nella sua maggioranza con i nazisti, come la maggior
parte dell'Eastern Establishment "liberale" degli Stati Uniti,
l'impalcatura plutocratica che domina la vita economica, politica e sociale di
quel paese. Hitler, la bestia, fu creata dagli stessi che oggi partecipano in
gran segreto alle riunioni del Club Bilderberg, del CFR e della Commissione
Trilaterale. La storia, per questa gente, è una lavagna in bianco in cui
defecare contro l'angoscia degli altri. Qualcuno può incolparmi per disprezzare
tanto il Bilderberg ed i suoi omologhi?”
“Nel
mio caso, mio nonno continua ad essere la mia pietra angolare – il compagno di
viaggio - perfino dopo la morte. È tanto assente come presente.
“Il tempo
e lo spazio, i trucchi del mondo ferito dappertutto, il mucchio di residui che
chiamiamo storia che rappresentano anche i suoi successi. Sono i suoi successi.
Come il tempo, conservano la magia che lo fa scomparire.
“Mi
ricordo di lui soprattutto quando arriva il suo compleanno. Però per me quest’anno
è diverso. L'età è un'accumulazione di vita e di perdita. L'età adulta è una
serie di linee incrociate. Ho oltrepassato una soglia. D’ora in poi, sono solo…”
Ho
raccolto nella seconda parte di questa Riflessione moltissime delle righe
finali del suo libro. Spiegano il suo disprezzo per l'odiosa istituzione del
Club Bilderberg.
È
terribile pensare che le intelligenze ed i sentimenti dei bambini e dei giovani
degli Stati Uniti siano mutilati in quel modo.
Bisogna
ora lottare per evitare che siano condotti ad un olocausto nucleare e recuperare
il più possibile la loro salute fisica e mentale ed ideare le forme in cui gli
esseri umani siano liberati per sempre da un destino così terribile.
Fidel Castro Ruz
18 Agosto 2010
5 e 54 p.m.