Riflessioni
del Compagno Fidel
La riforma
sanitaria degli Stati Uniti
Barack Obama è un credente
fanatico del sistema capitalistico imperialistico imposto dagli Stati Uniti al
mondo. "Dio" benedica gli Stati Uniti, conclude i suoi discorsi.
Alcuni dei suoi fatti
ferirono la sensibilità dell'opinione mondiale che vide con simpatie la
vittoria del cittadino afroamericano di fronte al candidato d’estrema destra del
suddetto paese. Appoggiandosi su una delle crisi economiche più profonde
conosciuta dal mondo, e sul dolore cagionato dai giovani nordamericani che
persero la loro vita oppure che furono feriti o mutilati nelle guerre assassine
di conquista del suo predecessore, ottenne i voti della maggioranza del 50
percento dei nordamericani che si degnano d’accorrere alle urne in quel
democratico paese.
Per elementare senso
etico, Obama avrebbe dovuto astenersi da accettare il Premio Nobel della Pace,
quando aveva già deciso l'invio di quaranta mila soldati ad una guerra assurda
nel cuore dell'Asia.
La politica militarista,
il saccheggio delle risorse naturali, lo scambio disuguale dell'attuale
amministrazione con i paesi poveri del Terzo Mondo, non dista molto da quanto
fatto lo scorso secolo dai suoi predecessori, quasi tutti d’estrema destra, tranne
alcune eccezioni.
Il documento
antidemocratico imposto durante il Vertice di Copenhagen alla comunità
internazionale -che aveva dato credito alla sua promessa di cooperare nella
lotta contro il cambiamento climatico - fu un altro dei fatti che delusero
molte persone nel mondo. Gli Stati Uniti, il maggiore emittente di gas d’effetto
serra, non erano disposti a realizzare i sacrifici necessari nonostante le
parole lusinghevoli previe del suo Presidente.
Sarebbe interminabile la
lista di contraddizioni tra le idee che la nazione cubana ha difeso con grandi
sacrifici durante mezzo secolo e la politica egoista di quel colossale impero.
Ciononostante, non proviamo
avversione alcuna contro Obama, e niente affatto contro il popolo degli Stati
Uniti. Siamo dell’opinione che
D’altra parte, non posso
dimenticare che più di un terzo della popolazione mondiale non può accedere
all’assistenza medica né ai farmaci essenziali per garantire la salute,
situazione che peggiorerà mano a mano che il cambiamento climatico, la carenza
d’acqua e dei generi alimentari siano ogni volta maggiori, in un mondo globalizzato
dove la popolazione cresce, i boschi spariscono, la terra agricola diminuisce,
l'aria diventa irrespirabile, e la specie umana che l'abita - emersa meno di
200 mila anni fa, cioè 3 500 milioni di anni dopo che sorsero le prime forme di
vita sul pianeta - corre il rischio reale di sparire come specie.
Ammettendo che la
riforma sanitaria significa un successo per il governo d’Obama, l'attuale
Presidente degli Stati Uniti non può ignorare che il cambiamento climatico è
una minaccia per la salute e, peggio ancora, per la propria esistenza di tutte
le nazioni del mondo, quando l'aumento della temperatura - oltre i limiti
critici in palese - diluisca le acque congelate dei ghiacciai, e le decine di
milioni di chilometri cubi immagazzinati nelle enormi cappe di ghiaccio
accumulate nell'Antartide, Groenlandia e Siberia si struggano in poche decine
di anni, lasciando sotto le acque tutte le installazioni portuali del mondo e
le terre dove oggi vive, si alimenta e lavora una gran parte della popolazione
mondiale.
Obama, i leader dei
paesi ricchi ed i loro alleati, i scienziati ed i gli stabilimenti sofisticati
di ricerca ne sono al corrente; è
impossibile che l'ignorino.
Capisco la soddisfazione
con la quale si esprime e riconosce, nel discorso presidenziale, il supporto
dei membri del Congresso e l'amministrazione che fecero possibile il miracolo
della riforma sanitaria, il che rinforza la posizione del governo di fronte a
lobbisti e mercenari della politica che limitano le facoltà
dell'amministrazione. Sarebbe peggio se quelli che furono i protagonisti delle
torture, gli assassini per contratto ed del genocidio occupassero ancora una
volta il governo degli Stati Uniti. Come persona indubbiamente intelligente e
sufficientemente ben informata, Obama conosce che non c'è esagerazione nelle
mie parole. Mi auguro che le sciocchezze che a volte espressa su Cuba non
obnubilino la sua intelligenza.
Dietro il successo in
questa battaglia per il diritto alla salute di tutti i nordamericani, 12
milioni di immigranti, nella stragrande maggioranza latinoamericani, haitiani e
da altri paesi dei Caraibi reclamano la legalizzazione della loro presenza
negli Stati Uniti, dove realizzano i lavori più duri e dei quali non può
prescindere la società nordamericana, nella quale sono arrestati, separati dai
loro parenti e rinviati ai loro paesi.
La maggior parte di loro
emigrarono all’America del nord a causa delle tirannie imposte dagli gli Stati
Uniti ai paesi della regione e dalla brutale povertà alla quale sono stati
sommessi come conseguenza del saccheggio delle loro risorse e dello scambio
disuguale. I loro invii familiari costituiscono un'elevata percentuale del PIL
delle loro economie. Aspettano ora un atto d’elementare giustizia. Se al paese
cubano gli fu imposta una Legge d’Aggiustamento che promuove il furto di
cervelli e la partenza dei suoi giovani istruiti, perché s’impiegano metodi
tanto brutali nei confronti degli emigranti illegali dei paesi latinoamericani
e caraibici?
Il devastatore terremoto
che colpì l’Haiti - il paese più povero dell'America latina che ha appena
sofferto una catastrofe naturale senza precedenti che implicò la morte di oltre
200 mila persone - ed il terribile danno economico che un altro fenomeno simile
causò al Cile, sono prove eloquenti dei pericoli che minacciano la cosiddetta
civiltà e l’occorrenza di drastiche misure che concedano alla specie umana la
speranza di sopravvivere.
Per la sua condizione di
afroamericano, lì soffrì gli affronti della discriminazione, come racconta nel
suo libro "I sonni di mio padre"; lì conobbe la povertà in cui vivono
decine di milioni di nordamericani; lì
si formò, ma lì godé anche come professionista di successo i privilegi della
classe media ricca, e finì idealizzando il sistema sociale dove la crisi
economica, le vite di nordamericani inutilmente sacrificate ed il suo
indiscutibile talento politico gli diedero la vittoria elettorale.
Ciononostante, per la
destra più restia Obama è un estremista al quale minacciano di continuare a
dare la battaglia nel Senato per neutralizzare gli effetti della riforma
sanitaria e sabotarla apertamente in vari Stati dell'Unione, dichiarando
incostituzionale
I problemi della nostra
epoca sono ancora molto più gravi.
Il Fondo Monetario
Internazionale,
Chiunque comprende che
tale sistema è insostenibile, e perché i settori più ricchi degli Stati Uniti e
dei loro alleati nel mondo difendono un sistema solo sostenibile con
l'ignoranza, le bugie ed i riflessi condizionati seminati nell'opinione
mondiale attraverso il monopolio dei media, comprese le reti principali d’Internet.
Oggi l'impalcatura
precipita davanti all'avanzamento accelerato del cambiamento climatico e le sue
funeste conseguenze che mettono all'umanità davanti ad un dilemma eccezionale.
Le guerre tra le potenze
non sembrano essere più la soluzione possibile alle grandi contraddizioni, come
è stato fino alla seconda metà del secolo XX;
ma, comunque, hanno avuto una tale incidenza sui fattori che fanno
possibile la sopravvivenza umana che possono mettere prematuramente fine
all'esistenza dell'attuale specie intelligente che abita il nostro pianeta.
Alcuni giorni fa ho espresso
la mia convinzione che, alla luce delle conoscenze scientifiche attuali, l’essere
umano dovrà risolvere i suoi problemi nel pianeta Terra, poiché non potrà mai
percorrere la distanza che separa il Sole dalla stella più prossima, situata a
quattro anni luce, velocità che equivale a 300 mila chilometri il secondo -
come conoscono i nostri alunni della scuola media inferiore -, se attorno a
quello sole esistesse un pianeta simile alla nostra bella Terra.
Gli Stati Uniti
investono favolose somme per comprovare se c’è l’acqua nel pianeta Marte e se
esistette oppure se esiste qualche forma elementare di vita. Nessuno sa per quale
motivo, se non per pura curiosità scientifica. Milioni di specie continuano a
sparire a ritmo crescente nel nostro pianeta e grosse quantità da acqua si stanno
avvelenando continuamente.
Le nuove leggi della
scienza - a partire dalle formule d’Einstein sull'energia e la materia, e la
teoria della gran esplosione come origine dei milioni di costellazioni ed
infinite stelle o altre ipotesi - hanno dato luogo a profondi cambiamenti in
quanto ai concetti fondamentali come lo spazio ed il tempo che occupano
l'attenzione e le analisi dei teologi. Uno di essi, il nostro amico brasiliano
Frei Betto, abborda il tema nel suo libro "L'opera dell'artista: Una visione olistica dell'Universo",
presentato all'ultima Fiera Internazionale del Libro dell’Avana.
I progressi della
scienza negli ultimi cento anni hanno avuto un impatto sugli approcci
tradizionali che per migliaia di anni prevalsero nelle scienze sociali e perfino
nella Filosofia e
Non è poco l'interesse
che i più onesti pensatori prestano alle nuove conoscenze, ma non sappiamo
assolutamente niente a proposito di quello che pensa il presidente Obama sulla
compatibilità delle società di consumo e la scienza.
Nel frattempo, vale la
pena dedicarsi ogni tanto a meditare sui suddetti argomenti. Sono certo che non
per quello smetterà di sognare l'essere umano e prendere le cose con la dovuta
serenità ed acciaiati nervi. Ecco il dovere, almeno, di quelli che scelsero il
mestiere di politico ed il nobile ed irrinunciabile proposito di una società
umana solidale e giusta.
Fidel Castro Ruz
24 marzo 2010
18:40